martedì 23 maggio 2017

Musical Falcone


A quasi un anno dal suo debutto, il coinvolgente spettacolo musicale “Tra sogno e realtà: per questo mi chiamo Giovanni”, continua a far parlare di sé. Proprio in questi giorni la comunità scolastica sta partecipando ad un concorso bandito dal MIUR sui temi della legalità e della non violenza con un estratto di questa produzione che racconta la vita di Giovanni Falcone, ispirandosi all’omonimo libro di Luigi Garlando.
Già proposto a giugno 2016 da docenti e alunni delle classi quinte nell’auditorium del plesso “San Valentino” alla presenza di autorità locali, dell’avvocato M. G. D’Ecclesiis e di Don Giambo, prete anti-camorra, è stato rimesso in scena sabato 17 dicembre presso il cinema “Sidion” di Gravina in Puglia (Ba), su richiesta dell’associazione “I sentieri della legalità”, in occasione di un gemellaggio tra istituti scolastici sui percorsi di Legalità.
La freschezza e l’entusiasmo dei giovani attori e degli artisti in erba, al tempo stesso la grande partecipazione e il rispetto per il tema trattato, la sua attualità sono alcune delle motivazioni per cui l’Associazione Onlus di volontariato “Valeria Lepore” ha fortemente voluto riproporre lo spettacolo, andato in scena nel mese di gennaio presso l’auditorium del Liceo Scientifico “G. Salvemini” di Bari, alla presenza di illustri autorità del mondo politico come l’onorevole Francesco Boccia, rappresentanti delle forze dell’ordine e della magistratura, nella persona del dott. Rosario Plotino, Sostituto Procuratore del tribunale dei minori di Bari, e di rappresentanti della stampa.
Sentiti apprezzamenti sono giunti da parte di tutti gli ospiti intervenuti che hanno sottolineato come sia bello ed emozionante vedere ragazzi così giovani avvicinarsi a temi così impegnativi e al tempo stesso coinvolgenti proprio perché inscritti, pur dolorosamente, nella quotidianità. Da parte nostra un ringraziamento a quanti, dirigente, collaboratori scolastici, genitori e docenti si sono prodigati per la buona riuscita del musical, coinvolgendo gli ex alunni di classe quinta in un progetto diventato, al di là della didattica, un momento di crescita umana e collettiva. 
                                                                                                              GIULIA FINZI

 

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