lunedì 29 maggio 2017

"CHIESA RUPESTRE DI SANTA CROCE: LA MAGIA DI UN LUOGO UNICO"


 La passeggiata didattica organizzata per visitare la chiesa ipogea (sotterranea) di Santa Croce, situata nelle vicinanze della nostra scuola,  ha avuto come punto di partenza la sede della nostra scuola secondaria di I grado “Gaetano Salvemini”. Scopo del nostro lavoro, classe II sez. D, era quello non solo di consolidare gli studi, compiuti in modo trasversale con i nostri docenti,  sulla cripta di Santa Croce, quanto osservare i vari aspetti che determinarono, a detta degli studiosi, la "cultura rupestre" che in Andria si materializzò in una serie di cripte e soprattutto in quella di Santa Croce. La cripta di Santa Croce è ubicata nella zona detta dei "Lagnoni", la cui denominazione deriva dalla remota presenza di un " letto artificiale", per il deflusso delle acque piovane provenienti dalle prime propaggini della Murgia. L’area, in cui è posizionata la cripta, è caratterizzata dalla presenza di rilevanti banchi tufacei con cavità naturali; in origine, come abbiamo studiato, doveva essere ricca di numerose grotte, così da favorire un insediamento basiliano, il cui fulcro doveva essere, per l’appunto,  Santa Croce, ricavata in un masso tufaceo di circa 100 m. di perimetro. La chiesa era stata realizzata sfruttando una precedente grotta preesistente scavata nel tufo. L’intera chiesa era ricoperta da affreschi (tecnica pittorica caratterizzata da dipinti eseguiti quando l’intonaco era ancora fresco) per questo motivo  i colori sono giunti sino a noi quasi integri. Gli affreschi rappresentavano  per la maggior parte la storia della crocifissione di Cristo. Molte di queste pitture erano circondate da riquadri (come se si trattasse di un libro) quasi a narrare, in successione, gli avvenimenti religiosi accaduti. La nostra  guida, inoltre, ci ha spiegato che con i restauri eseguiti nel 1800, una parte di arco fu modificato per motivi di ampliamento architettonico  e così porzioni di preziosi affreschi risalenti all’ anno 1100 circa furono cancellati inesorabilmente. La visita ci ha affascinati per la ricchezza dei significati religiosi esalati dalle pitture, ancora visibili, e la suggestione di quel luogo sacro non credo che riusciremo mai a dimenticarla.Liso    

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