Avviato
da quest’anno scolastico in tutte le classi prime di scuola
primaria della nostra scuola un progetto di “giocomotricità
su scacchiera gigante”,
svolto in orario curricolare da personale interno.
Con
questa originale sperimentazione la nostra scuola recepisce le
indicazioni del Parlamento europeo che ha adottato il programma
dell’ECU “Scacchi nelle scuole” per l’attuazione di questo
gioco nei programmi scolastici. Ma di cosa si tratta in concreto?
La
giocomotricità su scacchiera, indicata per gli alunni di scuola
dell’infanzia e delle prime due classi di scuola primaria, è
un’attività altamente propedeutica all’apprendimento del gioco
degli scacchi. Eppure non si tratta propriamente di didattica
scacchistica, ma di un percorso di apprendimento correlato alla
conoscenza dello spazio in relazione al corpo, con tutto ciò che può
divenire sperimentabile dagli alunni su una scacchiera da pavimento
di 4 m x 4 m: linee verticali, orizzontali, diagonali, giochi di
catture, movimento tra le caselle, coordinazione, etc.
Le
sessioni di lavoro partono con la lettura di una favola, una sorta di
filo conduttore per l’intera durata del percorso. L’attività
vera e propria viene svolta sulla scacchiera gigante dove i bambini
possono, attraverso il gioco, sperimentare le proprie competenze
senso-motorie, testando alcune competenze che ritroveranno nella
didattica quotidiana anche nei successivi anni scolastici.
La
scelta di questo progetto non è casuale dal momento che ricerche di
settore hanno evidenziato come il gioco
degli scacchi sia
tra le attività che riescono a coinvolgere attivamente lo studente
nei processi di apprendimento, stabilendo come tale gioco possa
essere un valido ausilio per il potenziamento
delle abilità cognitive
degli alunni. Peraltro la pratica scacchistica, oltre alla naturale
stimolazione delle competenze logiche, contribuisce all’affinamento
dell’intuizione e
delle capacità
gestionali di
qualunque situazione, coopera ad incrementare la considerazione e
l’accettazione dei propri limiti e degli eventuali insuccessi,
consolidando, tramite il gioco, il rispetto delle regole e
dell’avversario, l’esercizio della pazienza e della correttezza.
Entusiastica l’accoglienza
degli alunni che proseguiranno il percorso nella seconda classe per
poi dedicarsi gradualmente alla vera e propria pratica scacchistica
negli anni successivi.
CLASSI PRIME
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