lunedì 5 giugno 2017

GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO IMBRIANI-SALVEMINI ALLA SCOPERTA DEI “TESORI” PUGLIESI

Mete tutte pugliesi sono state individuate dai docenti della scuola media Salvemini per i viaggi di istruzione di questo anno scolastico, piccoli Tesori “a due passi da casa” tanto apprezzati dai turisti di tutto il mondo e troppo poco da noi che su questo territorio viviamo e spesso non li conosciamo. Il 27 aprile scorso i ragazzi di prima media sono partiti alla volta di Caprarica di Lecce dove hanno vissuto una indimenticabile giornata nel più grande parco di Archeologia Sperimentale d’Italia: Kalòs, l’Archeodromo del Salento. Nel grande museo a cielo aperto, ricostruito dall’archeologo Alessandro Quarta, in collaborazione con la scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università del Salento, hanno vissuto un’emozionante viaggio nel passato a partire dal mondo pre-protostorico, attraverso il villaggio dell’età del Bronzo, la città messapica e il mondo dei Romani fino al villaggio medievale. Il loro pranzo a sacco in un’area pic-nic attrezzata è stato allietato dalla pizzica. Nel pomeriggio gli alunni sono stati protagonisti delle “Olimpiadi del Mondo Antico” sfidandosi nelle storiche gare: Stadion, Diaulos, Pentathlon. Un singolare salto nel passato che ha fatto rivivere la tradizione greca e romana dalla cerimonia di apertura con la sfilata dei partecipanti, l’arrivo della torcia olimpica e l’accensione della fiamma che ha sancito l’inizio dei giochi fino alla premiazione con la tradizionale corona d’alloro. Al termine della giornata gli alunni sono rientrati a casa portando con sé un piccolo manufatto in creta realizzato nel laboratorio di ceramica in cui ciascuno ha potuto esprimere tutta la propria creatività. Nella prima decade di maggio è toccato agli alunni di seconda e terza media: un entusiasmante viaggio alla scoperta del mondo sotterraneo e del fenomeno del carsismo nella Grotta del trullo di Putignano, la prima grotta carsica utilizzata a fini turistici in Puglia ed una delle prime in Italia, casualmente scoperta nel maggio del 1931 in occasione dei lavori di scavo per l’esecuzione di un tronco fognario. Dopo un’opportuna riflessione sul fenomeno del carsismo fornita in una attività di laboratorio, guidati da uno speleologo e con un buon “bagaglio di raccomandazioni” gli alunni hanno vissuto l’emozionante discesa nella grotta attraverso una scala a chiocciola piuttosto ripida che li ha portati fino a circa 12 metri di profondità. Uno splendido scenario mozzafiato si è aperto ai loro occhi: concrezioni alabastrine sotto forma di stalattiti e stalagmiti, infiorescenze di calcite-aragonite, tutte di straordinaria bellezza e varietà nelle forme e nei colori, luccicanti perché costantemente interessate dallo stillicidio dell’acqua che incessantemente perpetua, all’infinito, il continuo “divenire” del processo carsico. Poi hanno seguito un percorso predefinito attraverso una sequenza di passerelle e scale metalliche, opportunamente studiate per non intaccare l’ambiente naturale, fino alla meravigliosa stanza dorata, una cavità che scende ancora più in profondità rispetto al piano campagna, dove la roccia assume una spettacolare colorazione giallo oro. Una coppia di turisti belgi ha accompagnato i ragazzi di terza nel loro percorso sotterraneo, una splendida occasione che ha permesso loro di apprezzare ulteriormente il singolare spettacolo offerto dalla grotta attraverso l’emozioni dei due turisti che in più occasioni hanno elogiato le singolari bellezze della nostra Terra da loro definite “uniche al mondo”. La loro giornata si è conclusa in uno scenario davvero unico: i trulli di Alberobello, pullulanti di turisti provenienti da ogni parte del mondo, con i quali i ragazzi si sono cimentati in conversazioni in lingua sfoderando le loro conoscenze scolastiche di inglese, francese e tedesco. L’esperienze sono state giudicate molto positivamente dai docenti e dagli alunni che hanno avuto occasione di conoscere nuove realtà, apprezzare il nostro territorio e confrontarsi con turisti stranieri.


















Mete tutte pugliesi sono state individuate dai docenti della scuola media Salvemini per i viaggi di istruzione di questo anno scolastico, piccoli Tesori “a due passi da casa” tanto apprezzati dai turisti di tutto il mondo e troppo poco da noi che su questo territorio viviamo e spesso non li conosciamo. Il 27 aprile scorso i ragazzi di prima media sono partiti alla volta di Caprarica di Lecce dove hanno vissuto una indimenticabile giornata nel più grande parco di Archeologia Sperimentale d’Italia: Kalòs, l’Archeodromo del Salento. Nel grande museo a cielo aperto, ricostruito dall’archeologo Alessandro Quarta, in collaborazione con la scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università del Salento, hanno vissuto un’emozionante viaggio nel passato a partire dal mondo pre-protostorico, attraverso il villaggio dell’età del Bronzo, la città messapica e il mondo dei Romani fino al villaggio medievale. Il loro pranzo a sacco in un’area pic-nic attrezzata è stato allietato dalla pizzica. Nel pomeriggio gli alunni sono stati protagonisti delle “Olimpiadi del Mondo Antico” sfidandosi nelle storiche gare: Stadion, Diaulos, Pentathlon. Un singolare salto nel passato che ha fatto rivivere la tradizione greca e romana dalla cerimonia di apertura con la sfilata dei partecipanti, l’arrivo della torcia olimpica e l’accensione della fiamma che ha sancito l’inizio dei giochi fino alla premiazione con la tradizionale corona d’alloro. Al termine della giornata gli alunni sono rientrati a casa portando con sé un piccolo manufatto in creta realizzato nel laboratorio di ceramica in cui ciascuno ha potuto esprimere tutta la propria creatività. Nella prima decade di maggio è toccato agli alunni di seconda e terza media: un entusiasmante viaggio alla scoperta del mondo sotterraneo e del fenomeno del carsismo nella Grotta del trullo di Putignano, la prima grotta carsica utilizzata a fini turistici in Puglia ed una delle prime in Italia, casualmente scoperta nel maggio del 1931 in occasione dei lavori di scavo per l’esecuzione di un tronco fognario. Dopo un’opportuna riflessione sul fenomeno del carsismo fornita in una attività di laboratorio, guidati da uno speleologo e con un buon “bagaglio di raccomandazioni” gli alunni hanno vissuto l’emozionante discesa nella grotta attraverso una scala a chiocciola piuttosto ripida che li ha portati fino a circa 12 metri di profondità. Uno splendido scenario mozzafiato si è aperto ai loro occhi: concrezioni alabastrine sotto forma di stalattiti e stalagmiti, infiorescenze di calcite-aragonite, tutte di straordinaria bellezza e varietà nelle forme e nei colori, luccicanti perché costantemente interessate dallo stillicidio dell’acqua che incessantemente perpetua, all’infinito, il continuo “divenire” del processo carsico. Poi hanno seguito un percorso predefinito attraverso una sequenza di passerelle e scale metalliche, opportunamente studiate per non intaccare l’ambiente naturale, fino alla meravigliosa stanza dorata, una cavità che scende ancora più in profondità rispetto al piano campagna, dove la roccia assume una spettacolare colorazione giallo oro. Una coppia di turisti belgi ha accompagnato i ragazzi di terza nel loro percorso sotterraneo, una splendida occasione che ha permesso loro di apprezzare ulteriormente il singolare spettacolo offerto dalla grotta attraverso l’emozioni dei due turisti che in più occasioni hanno elogiato le singolari bellezze della nostra Terra da loro definite “uniche al mondo”. La loro giornata si è conclusa in uno scenario davvero unico: i trulli di Alberobello, pullulanti di turisti provenienti da ogni parte del mondo, con i quali i ragazzi si sono cimentati in conversazioni in lingua sfoderando le loro conoscenze scolastiche di inglese, francese e tedesco. L’esperienze sono state giudicate molto positivamente dai docenti e dagli alunni che hanno avuto occasione di conoscere nuove realtà, apprezzare il nostro territorio e confrontarsi con turisti stranieri.


 
 





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